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27 Settembre 2003
Il Resto del Carlino
Ferri: “siamo come una piccola Paris”
Considera Jacques Brel uno dei suoi maestri,
anzi “se avesse aperto una scuola per chansonnier - dice
- io l’avrei frequentata senz’altro”. Così
Roberto Ferri (nella foto), il più francese dei bolognesi,
dedicherà proprio a Brel, ma anche al suo amico Fabrizio
De André lo spettacolo “Bologna, una piccola Parigi”,
che stasera alle 21:30 si terrà all’Isola Montagnola.
Del cantautore genovese, da lui tradotto ed “esportato”
Oltralpe, presenterà anche un’inedita canzone in
lunfardo-spagnolo: un dialetto parlato dagli emigrati del nord
Italia in Argentina. “Questo brano - spiega - che si intitola
proprio Lunfardia, l’ho scritto con Fabrizio nel 1998, è
stata l’ultima cosa che abbiamo fatto insieme, e presto
uscirà in un album”. A ottobre invece la Fondazione
De André pubblicherà un CD live del Memorial dedicato
al cantautore scomparso, al quale Ferri ha partecipato con “La
romance de Marinelle” (La canzone di Marinella).
Famoso anche per aver collaborato con Vasco Rossi (nella stesura
di “E dimmi che non vuoi morire”, canzone cantata
da Patti Pravo al Festival di Sanremo del 1997) e Franco Battiato,
Roberto Ferri è ormai uno degli ultimi chansonnier a calpestare
le assi del palcoscenico. “Essere uno chansonnier - spiega
- significa interpretare ciò che si canta suscitando un’emozione
in chi ascolta. Alla fine di un mio concerto non mi importa se
qualcuno mi dice “bravo”, mi importa invece se qualcuno
mi dice che si è commosso, emozionato, ascoltando i brani
che interpreto.
L’ingresso alla serata, promossa dall’Associazione
Giovani per l’Oratorio in collaborazione con la Maison Française,
è libero e il denaro raccolto verrà utilizzato per
creare, proprio all’interno del parco della Montagnola,
una scuola di musica.
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