9 Marzo 2004
Il Corriere dell’Umbria

In platea anche Dori Ghezzi. De André in francese: la musica di Ferri regala mille emozioni.

TODI – La prima serata del secondo convegno internazionale di Archeologia organizzato dall’Archeoclub di Todi si è aperta all’insegna della musica d’autore. Grande successo riscosso dal concerto svoltosi presso il Teatro Comunale di Todi venerdì, che ha avuto come protagonista il compositore italo francese Roberto Ferri. La serata dedicata alla musica di Fabrizio De André e di altri notissimi compositori, ha visto come madrina Dori Ghezzi, cantante e moglie dell’indimenticabile cantautore.
“E’ sempre difficile parlare a nome di mio marito” ha detto Dori Ghezzi “tutto ciò che posso dire è che Fabrizio non era soltanto mio e della mia famiglia. Fabrizio era di tutti e la sua musica è di tutti”.
Roberto Ferri ha dominato il palco per oltre due ore, e con la sua mimica straordinaria e la sua voce, potente quanto dolce, ha deliziato il suo pubblico attento con un repertorio vastissimo, che ha spaziato da Fabrizio De André ad Aznavour, da Battiato a Phil Collins, da Brel a Vasco Rossi. L’autore, che può vantare collaborazioni con i più noti artisti italiani, ha cantato in francese quasi tutti i pezzi in programma.
Tra i brani inseriti in scaletta anche “Gueule de Rose” (Bocca di Rosa), “Le Pecheur” (Il Pescatore), “La Romance de Marinelle” (La Canzone di Marinella) e “Lunfardia”, un brano inedito scritto a quattro mani da Roberto Ferri e Fabrizio De André.
Ferri, accompagnato dal pianista Alessandro Altarocca durante l’esecuzione di “Les Bigotes”, “Les Bombons” e “Les Bourgeois” di Brel, ha concluso la serata cimentandosi in un “Don Raffaé” di grande effetto.